FLUORESCENZA CONVERSIONE INTERNA

Fattori che influenzano la fluorescenza -Conversione intera-
I fattori che determinano il meccanismo più probabile sono diversi: la fase del campione, la modalità con cui viene fornita energia alla molecola, la natura dello stato elettronico eccitato e delle PES, la pressione (se si tratta di una molecola in fase gassosa) e la presenza di altre specie chimiche che possono favorire o inibire il quenching o il trasferimento di energia intermolecolare.
Per esempio si verifica facilmente fluorescenza per gli atomi in fase gassosa a bassa pressione. Non essendoci livelli energetici rotazionali e vibrazionali in un sistema atomico, i meccanismi non radiativi sono altamente improbabili, soprattutto a bassa pressione. Inoltre il rilassamento chimico (reazioni di isomerizzazione, dissociazioni, e altro ancora) non è possibile.

 
La fluorescenza è influenzata anche dalla struttura della molecola.
Ad esempio le molecole rigide che presentano sistemi di doppi legami coniugati, si prestano molto bene alla fluorescenza: in particolare molecole dove vi sono strutture aromatiche, nelle quali per il fenomeno di risonanza i doppi legami risultano sparsi per tutta la struttura, se eccitate danno luogo a transizioni π→π* e quindi favoriscono la fluorescenza.


La temperatura è un altro elemento che influenza la fluorescenza, infatti dalla temperatura dipende lo stato vibrazionale della molecola: essa quindi può favorire la conversione interna.
Infine
è importante citare il coefficiente di assorbimento molare, dal quale dipende il tempo di vita media dello stato eccitato.


Gian Bionaturopata Pranoterapeuuta

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Bibliografia
Peter Atkins; Julio De Paula, Chimica Fisica, 4a ed., Bologna, Zanichelli, settembre 2004.ISBN 88-08-09649-1Walter J. Moore, Chimica Fisica, Padova, Piccin, 1990.ISBN 88-299-0820-7
Voci correlate:    Spettroscopia di fluorescenza,  Fosforescenza,  Fluoresceina sodica,  Cromoforo,  Radiazione elettromagnetica,   Principio di Franck Condon,  BODIPY