La mia -Storia Energetica-

La mia  -Storia Energetica-

 

 La mia storia, proiettata nel descrivere fatti energetici, mi trasporta al tempo della giovinezza all’età di circa 18 anni.

In quel periodo, e fino dopo alcuni anni, mi ero specializzato nella ricerca delle acque del sottosuolo e precisamente nella perforazione e sfruttamento per uso domestico delle vene artesiane nel sottosuolo arrivando ad una profondità massima di circa30 metri.

Usando una buona dote di Rabdomante, riuscivo a centrare esattamente questi condotti sotterranei che portano l’acqua incanalata attraverso conoidi alluvionali dai piedi delle montagne verso valle percorrendo strati impermeabili.

In quegli anni, molti furono i successi e determinante fu la sicurezza acquisita nell’usare la forza della mente e la sensibilità nell’ottenere risposte così precise nei sondaggi nella rilevazione della posizione di queste vene artesiane, nell’accertamento del loro asse e nella loro profondità.

Lasciata questa attività, per diversi anni, ho seguito con interesse molti fenomeni percettivi che mi capitavano ma senza dare loro rilievi di importanza specifica.

Successivamente, alcuni anni fa, ci si riuniva con dei miei amici, per aiutare persone malate talvolta gravemente, inviando a queste flussi energetici i quali coadiuvavano al benessere psico-fisico della persona stessa.

Questi trattamenti psico-energetici, venivano praticati con la presenza del soggetto, poi successivamente con il soggetto ad alcune centinaia di chilometri di distanza.

 I risultati furono quasi sempre molto buoni e stimolanti e mi condussero a continuare l’opera.

Un giorno però, successe qualcosa che determinò la decisione di indirizzarmi nello studio nell’attività e nella ricerca nelle discipline olistiche.

Circa due anni fa, una sera, mi trovavo a casa di un amico il cui nipote, giocando a pallone aveva avuto uno strappo muscolare al polpaccio sinistro della gamba.

Dato i forti dolori, era a casa dal lavoro da circa 20 giorni e nel frattempo era in cura fisioterapica  senza purtroppo ottenere sino ad allora nessun risultato evidente.

Non riusciva a sostenersi poggiando il piede a terra, era fasciato e camminava a stento con una stampella.

Dopo continue insistenze del mio amico, mi presi cura di lui e attuai una sorta di prano-terapia.

Infine, apposi le mani sul polpaccio ed ebbi una risposta immediata visualizzando delle fibre muscolari che non erano più allineate, insistetti fino a che la visualizzazione mi portò ad un allineamento delle stesse.

Quando mi avviai per rientrare, ci salutammo però, prima di salire in auto, all’improvviso, il ragazzo mi chiamò gridando: Gian..! Stò in pedi..!  Gian..! Cammino..!

Era Venerdì notte, lo raccomandai di non camminare per tre giorni, al lunedì sarebbe andato dal fisioterapista.

Al lunedì il fisioterapista dopo aver tolto le bende ed aver effettuato un massaggio, constatò con sorpresa che ora poteva camminare.

Questo avvenimento, mi diede la motivazione e la spinta finale per iscrivermi ad un qualificato corso di pranoterapia, potei così approfondire lo studio e l’applicazione di queste incredibili energie che possediamo.